venerdì 12 ottobre 2012

Tra storia e leggenda

Vero è che la storia viene scritta dal vincitore, è stato detto e scritto in mille salse. Ma se il vincitore è onesto scrive tutti i fatti, senza omissioni.
I greci antichi quando combattevano nell'arena si presentavano prima del duello: io sono Tizio, figlio di Caio. Il vincitore rendeva poi omaggio all'avversario abbattuto. Oggi i tempi sono cambiati...e di molto. Non esiste più il corpo a corpo, non esistono più le cavallerie nè eserciti che si scontrano...ma lo storico rimane, inalterato, immutato, spesso al soldo di chi lo paga meglio.
Nella storia d'Italia vi sono molte omissioni e non poche leggende.
Scrivono, per esempio che il sud era un Regno arretrato, senza classe media, con molta plebaglia analfabeta. Se così fosse qualcuno dovrebbe allora spiegare in che modo quel Regno divenne la terza potenza europea, economica, militare e culturale.
Ovviamente vi furono dei grossi errori, chi non ne fa? Il Regno di Napoli e Ferdinando II si credeva al sicuro circondato dal mare da tutte le parti e al nord c'era Pio nono a cui era devotissimo. Trascurò la politica estera, quella degli inglesi specialmente. Trascurò l'ammodernamento e l'efficienza del suo esercito.
Trascuro, per amor di patria i tradimenti dei più alti ufficiali dell'esercito comprati dalle piastre d'oro turche fornite dagli inglesi.
Questo libro scritto da Lorenzo Del Boca, presidente dell'ordine dei giornalisti, piemontese doc, fà un pò di chiarezza sui fatti, sulle persone, sui loro caratteri di quanti parteciparono a quegli eventi.
Oggi l'Italia è fatta? Sembra di ni, visti i risultati. Certamente si poteva fare diversamente.