martedì 23 ottobre 2012

Monti lo chaffeur

La crisi in Italia, come nel resto dell'Europa, era prevista e organizzata. Questo video lo dimostra molto bene. Il ricatto fatto all'Italia: o Monti al Governo o non venderete più titoli di Stato, spiega perché in fretta e furia è stato nominato Senatore a vita e fatto primo ministro, Sentiamo da anni che se eravamo ad un passo dal baratro, che eravamo sull'orlo di default e tutto questo, spaventando i creduloni italiani ha fatto sì che si sperasse davvero in un "salvatore". La storia insegna che i governi hanno, da sempre, amministrato i loro popoli incutendo loro paure.
Ebbene questo salvatore, invece di incoraggiare gli investimenti (che non sono gli acquisti dei titoli italiani), aumenta le tasse portandoci al primo posto al mondo come il Paese che paga le tasse più alte e taglia i servizi. In sostanza ci sta impoverendo.
C'è da chiedersi allora dov'è la differenza tra "cadere in un baratro" e la nostra salvezza, di cui si vanta tutti i giorni. Prende ordini dalla BCE e dalla Germania che impongono e lui esegue, altro che sbattere i pugni sul tavolo. (Senza parlare degli interessi degli USA, governata dalle lobby sioniste che minacciano)
Sbattere i pugni significa: o voi date un bel taglio al nostro debito pubblico per poter abbassare le tasse e permettere investimenti e creare posti di lavoro o noi non manteniamo i patti fatti in precedenza. Che cosa succederebbe? Moriremmo di fame più di oggi? Lui si limita a guidare l'Italia, come una vecchia Fiat, verso una fine ingloriosa.
Già si sussurra che avremo un Monti bis. Noi al governo vogliamo un cittadino qualunque che ponga fine ai ricatti imposti. Destra e sinistra ormai non dicono più niente a nessuno. Hanno perso quella credibilità che gli italiani, attraverso il loro idealismo, riponevano in loro.
Dove  porterà la chaffeur Monti l'Italia? Probabilmente in qualche garage della Goldman Sachs.