lunedì 27 settembre 2010

Il sole è nato a Napoli.

Povera terra mia! Il sole, diceva una canzone di Sergio Bruni, è nato a Napoli.
Sì, per fare imputridire tutta l'immondizia nuovamente...sempre!
Sono un pò stanco di leggere articoli di giornali, di partiti, di associazioni, di blog che il sud è quello che viene descritto. Ma la gente che fa? E cosa hanno ottenuto con le proteste? Forse qualche manganellata a dimostrazione che le ragioni del sud vengono rifiutate. I politici che fanno? Un cazzo! La magistratura che fa? Un altro cazzo! Tutti innocenti. Il sud era una conquista da fare e lo è ancora ad opera prima del francese Vittorio Emanuele, poi dell'industria nordica fatta con i soldi rapinati al sud, ed oggi è terra di conquista delle banche. Napoli ex capitale di un regno tra i primi d'europa è diventata la sua cloaca.
Caro Sergio Bruni, la tua canzone terminava, se ricordo bene: e chille ca fanno 'e prumesse, l'aspettamme ancora. Aspiette...aspiette!
Ancora si aspetta? Che cosa? Se il sud non fa da se, nessuno farà niente per lui.
Le promesse e i ladrocinii della politica con la cassa del mezzogiorno prima, poi con gli euro che arrivano col contagocce per pagare altro al nord: ancora si vuole dare credito a questa classe politica?
Una volta invasero il sud senza dichiarazione di guerra, non resta che fare la stessa cosa al nord o morirà quel che resta del sud.
Bossi vuole l'indipendenza e il sud solo con la sua indipendenza metterà mano ai suoi bisogni, ma deve essere una indipendenza in tutti i sensi, politica ed economica o non servirà a niente.

venerdì 24 settembre 2010

Dio è morto?

Ricordate il titolo di questa canzone degli anni 60 dei Nomadi? Sì, io la ricordo, era conosciutissima.
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Mi han detto che questa mia generazione ormai non crede
In ciò che spesso han mascherato con la fede
Nei miti eterni della patria o dell'eroe
Perché è venuto il momento di negare tutto ciò che è falsità
Le fedi fatte di abitudini e paura
Una politica che è solo far carriera
Il perbenismo interessato, la dignità fatta di vuoto
L'ipocrisia di chi sta sempre con la ragione e mai col torto
E un Dio che è morto
Nei campi di sterminio Dio è morto
Coi miti della razza Dio è morto
Con gli odi di partito Dio è morto.
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Già in quegli anni la coscienza di chi scriveva quelle parole, si stava svegliando e cominciava a capire come stavano le cose.
Per quanto mi riguarda penso che Dio non muore e non nasce, se non dentro di noi. Quel "dentro" di cui le religioni monoteistiche si sono indebitamente appropriate.
Sentivo Gandhi dire: io sono musulmano, sono ebreo, sono cristiano, sono indù.
Quanto è vero! Chi crede in Dio non può appartenere ad una sola religione, ma a tutte quelle che credono nello stesso Dio. Nello stesso principio creatore.
La religione dunque divide, non unisce e divide spesso, la storia insegna, in modo sanguinoso. Perchè? Non oso dirlo...sarebbe troppo per il lettore credente.
Se ci guardiamo intorno ci accorgiamo che la moralità, nata dalla parola di Dio, non ha alcuna presa sulle coscienze di quanti governano, dunque Dio esiste quando vogliamo e muore quando ci fa comodo.
Io credo semplicemente che il rapporto tra me e Dio riguarda esclusivamente me e Lui, senza alcuna intermediazione. Diversamente mi si mostri un mandato!
Com'è lento il nostro cammino.

Banche, tarallucci e vino!

Come fa un non laureato ad Oxford o alla Sorbona a parlare, o meglio scrivere di economia? Semplice: con la logica.
Se girate un pò in rete leggerete di molti che si lamentano delle banche , di supporti economici mancati, di titoli fasulli smerciati a buon prezzo, di Berlusconi che, sembra, (dico sembra eh?) voglia nazionalizzare le banche italiane. Urka che notizia!
C'è da fregarsi le mani. Ma sarà vero?
Diciamoci la verità: prima dell'avvento di internet, quanti di noi sapevano che la Banca d'Italia, non era dell'Italia? Ovvero dello Stato italiano? Non molti credo leggono la storia italiana e sul sito della Banca d'Italia, si guardano bene dal nominare il sig. Carlo Bonbrini e Camillo Benso, sedicente conte di Cavour (il gatto e la volpe) che piano piano costruirono la Banca d'Italia, passando dal banco Nazionale di Sardegna, in illo tempore banca del regnucolo sardo-piemontese.
Con quali soldi? Mah...credo con i soldi del Banco di Napoli e di Sicilia, il Monte dei Paschi di Siene in Toscana e qualcun'altra, visto che in Piemonte  non ce n'era tanto, non certamente con i loro.
Intanto già il nome Banca d'Italia induce gli italiani a credere che quella sia la banca degli italiani, dello Stato italiano...no, non è così. Appartiene a pochi privati...non a tutti.
Anche la Banca d'Italia ha instaurato nel nostro paese quel sistema che nel 1694 fu creato con la nascita della Banca d'Inghilterra ad opera di Rothchild, (quasi certamente) ossia dai figli di Mayer Amschel, orafo ebreo della Baviera che di soldi ne prestò molti alla corona inglese. Questa famiglia ha prestato soldi a molti governi e finanziato acquisti di terreni auriferi nel mondo: i Rothschild amavano l'oro, tant'è che ne fissano il prezzo ancora oggi. Nessuno dice qualcosa di questi signori dell'oro, nè giornali nè tv: fateci caso: vietato. E' come se non esistessero. Salvo un sito ufficiale che trovate facilmente.
Cosa è diventato oggi un semplice prestito di denaro? L'appropriazione dei beni di privati e degli Stati, debitori, da quando a queste banche si è concesso la facoltà di stampare banconote a pochi cents, come una qualsiasi tipografia.
Questo è un fatto. Così oggi il nostro Paese si ritrova con debiti verso le banche, che noi pagheremo, di oltre l'intero Prodotto Interno Lordo. Riusciremo mai a pagarlo? Non credo.
Oggi Berlusconi, si dice, voglia nazionalizzarle, proprio per abbattere il debito pubblico che quelli prima di lui hanno fatto negli anni passati e lui nel suo periodo di governo, costruendo cattedrali nel deserto e con manovre quanto meno dubbie.
Personalmente mi fido poco dei politici, anzi per nulla. Perciò credo che con una buona mancia Berlusconi andrà avanti senza fare questa riforma e, come si diceva a Napoli, tutto finirà senza cambiare nulla, a tarallucci e vino. E poi, perchè dovrebbe cambiare qualcosa? Sono 150 anni che si vuole cambiare qualcosa nel nostro bel paese, ma nessuno ha cambiato nulla, o meglio si peggiora.
La dose quotidiana di spread ci allontana dal vero problema: cos'è un investimento? Fare un investimento, a mio avviso, significa creare un'azienda investendo dei capitali (il famoso rischio impresa) assumendo mano d'opera e traendone dei profitti. Questo un investimento, ce ne sono altri ovviamente: il mattone, i cosidetti beni rifugio e via dicendo. L'acquisto del debito di uno Stato comprato oggi e venduto domani, si chiama speculazione.. Certo così è più facile e si rischia meno, visto che l'Italia è il Paese più tassato al mondo.
W l'Italia!

mercoledì 22 settembre 2010

Se parliamo di politica...

E' stato veramente vergognoso ed inaccettabile il duello fra berlusconiani e finiani quest'estate. A noi, pecore amministrate, non importa un accidente delle loro lotte per il potere, vogliamo che risolvino i nostri problemi, sono stati eletti per questo e non per altro: il lavoro, le banche che ci uccidono, le aziende che se ne vanno dall'Italia...e loro festeggiano l'unità e noi continuiamo a pagare inutili feste.
Ha ragione il sindaco di Firenze quando afferma che se ne devono andare tutti, non solo quelli di sinistra, anche quelli di destra. Sono vecchi dentro!
Hanno un concetto della politica che è distorto, non sono loro al nostro servizio, ma noi ai loro.
-Tu quanti voti riesci a raccogliere?
-Circa 20.000.
-Bene, allora sei dei nostri.
Questa è la base, il resto verrà...forse.
Possibile veramente che noi non possiamo fare niente per debellare questa mentalità?
Quanti sindaci e assessori rispondono alle esigenze dei cittadini? Come diceva qualcuno, anni fa: provare per credere.
Nessuno ha più soldi per fare niente. Dove sono finiti?
In pochi anni ci hanno ricoperto di debiti con le famose cattedrali nel deserto costate a noi miliardi di lire. Lire incassate da amici e amici degli amici: costruttori vari, imprese vicine ai partiti.
...e noi non possiamo dire basta a tutto quest'andazzo? Ben venga Grillo e i suoi grillini o grilletti per eliminare questa gente che non produce niente al di là dei debiti per gli italiani. nemmeno una banconota stampa più....ci ha completamente assoggettati ad una BCE che nessuno ha chiesto nè voluto, fregandosene altamente della nostra opinione. Il risultato è stato disastroso per gli stipendi e per le spese di sopravvivenza. Il altri Paesi, dove esiste una democrazìa diretta, la cosa è stata posta a referendum.
W l'Italia democratica dei politici!

lunedì 20 settembre 2010

Garibaldi, senza orecchi

Eccolo quà don Peppino, senza un orecchio. Eh sì...esistono due versioni su quest'amputazione. C'è chi dice che fu il morso di una donna che stava violentando e chi dice che in sud America mozzavano l'orecchio ai ladri di cavalli. In tutti e due i casi si dimostra che don peppino Garibaldi era un uomo con tutte le debolezze umane e non un superman come lo descrive un noto giornalista piemontese in un suo memorabile dossier sul personaggio, arrivando a dire che: attirava i ragazzi attorno a se con la sua lunga e bella chioma bionda. Per forza doveva portare la chioma lunga e poi, prima di garibaldi, c'è stato Cristo che diceva: lasciate che i pargoli vengano a me perchè di essi sarà il regno dei cieli. Lui li mandava tutti in Paradiso, mentre don Peppino ci mandò tutti al diavolo!

domenica 16 maggio 2010

Parliamone

Bene, ci siamo. Lo scorso 11 Maggio a Marsala, il nostro Presidente diceva che molto ha dato il sud per l'unità d'Italia, con voce veemente, tra tante giovanissime camice rosse. Non una sola parola su quanto invece l'Italia ha dato al sud. La matematica dice che tanto dovrebbe sempre dare tanto, no? Pare che i conti non tornino caro Presidente napoletano Napolitano.
Come sarebbe possibile? Sà bene anche lui che quel sud che tanto ha dato per l'unità, dopo la stessa unità è stato completamente abbandonato tra le rovine di una guerra mai dichiarata e mai voluta dal sud, la disperazione, la fame, l'espatrio di milioni di emigranti, l'azzeramento culturale, amministrativo...tutto ciò spiega ancora oggi l'arretratezza culturale e socioeconomica dell'intero sud e la mancanza di una classe politica seria e onesta, un divario non ancora riequilibrato: cosa c'è da festeggiare? Attila non avrebbe potuto fare di meglio.
Come la mettiamo sig. Presidente? Sono un detrattore della patria perchè dico ciò che penso e come sono andate le cose? Metto in pericolo che cosa? Veramente si può credere che al sud non abbiano capito come stanno le cose?
Nessuno si sogna di dividere l'Italia, ma bisognerà pure che prima o poi si scopra il velo di omertà degli storici ufficiali e si chiarisca come, perchè e da chi è stata voluta questa unità. Non dal sud o dal nord, ma da interessi internazionali nascosti dietro l'ideologìa della patria unita....e così ebbe inizio la bassa macellazione nelle terre del sud Italia.
Siamo italiani...e và bene. Siamo fratelli...mica tanto e non perchè il sud odia il nord o viceversa, le battute e i luoghi comuni che fanno tanta pubblicità ai leghisti (almeno quelli che ignorano la storia) lasciamoli perdere, ma perchè al sud il resto d'Italia ha dato solo dispiaceri, offese, ruberìe, mano d'opera mal pagata. Ancora ricordo i cartelli fuori dalle case dei fratelli d'Italia a Milano e Torino che non affittavano camere ai meridionali. Oggi si affitta tranquillamente a quelli di colore...e a che prezzi! O vogliamo dimenticarle queste cosette?
Piantatela di raccontarci le balle risorgimentali. Vogliamo la dignità negata ai vinti, l'onore delle armi. Non fu il coraggio che mancò, furono quattrini e prebende donate a piene mani a figuri del sud che nulla avevano di nobile, fu la camorra di Salvatore De Crescenzo e fu la truffa dei plebisciti svolti sotto gli occhi di militari e camorristi. Se lei, sig. Presidente, queste cose non le sa, vada a controllare i documenti negli archivi dello Stato Maggiore italiano che ancora custodisce gelosamente dei documenti inediti....e faccia chiudere quell'obbrobbrio di museo torinese pseudoscientifico di Lombroso che è servito da copertura alle malefatte dei garibaldesi, dei bersaglieri e dei carabinieri nel sud, o anche il suo cranio presenta anomalie da sudico?