giovedì 11 ottobre 2012

Criminalità e sistema economico

Non ho mai saputo di un'indagine fatta da qualche Istituto Italiano, Inglese, Francese o Americano sul rapporto esistente tra il denaro e i condannati o comunque chi sta in galera per reati di furto, rapina, truffa: reati insomma connessi a provvedersi di denaro. Un'indagine certamente scomoda per il potere, ma che tuttavia andrebbe fatta. Perchè? Da Statisctica sulla popolazione carceraria, fatta dal Ministero della giustizia nel 2011, connessa strettamente al possesso di denaro, escludendo altri tipi di reato, si rilevano i seguenti dati. Reati contro Economia pubblica 526 16 542 Contravvenzioni 3.467 627 4.094 Associazione di stampo mafioso 6.389 78 6.467 Legge droga 15.438 12.021 27.45 560.000 Si ricava più o meno, dai numeri minimi esposti, se non sbaglio, 560.000 persone in carcere. Se moltiplichiamo il costo medio di mantenimento del singolo detenuto, circa 130 euro al giorno, per il numero di questo tipo di detenuti, abbiamo una spesa totale di euro 72.800.000. Escluse ovviamente le spese di giustizia, (magistrati e avvocati) con stipendi e parcelle, agenti di custodia, dirigenti e impiegati, manutenzione della struttura... tale spesa lievita notevolmente. La domanda banale è: perchè? Sarebbe molto più facile e conveniente per lo Stato dare ad ogni detenuto 50 euro al giorno al fine di evitare così che commettano nuovamente reati, una volta scontata la pena, legati al possesso del denaro o/e per la loro sopravvivenza. Escludo ovviamente le eccezioni. Non c'è in ogni carcere uno psicologo che ha un colloquio col singolo detenuto al suo ingresso? Certo che se lo psicologo si limita a chiedere: come và? Non serve a niente. Si potrebbe obiettare: eh...troppo comodo, in questo modo ogni poveraccio commetterebbe un reato per avere un diritto di sussistenza. Vero. Anzi verissimo. Ma allora il problema non è nell'istinto umano di commettere atti criminosi da reprimere, (la rieducazione e il reinserimento nella civiltà lavorativa è una favola istituzionale). Il problema è nella mancanza di denaro per la sopravvivenza. Così come nei Paesi poveri muoiono di fame non per mancanza di cibo, ma per mancanza di denaro per acquistarlo. Quanti di loro sarebbero disposti a commettere un crimine se avesse abbastanza denaro per vivere con la propria famiglia? Personalmente non credo che ve ne siano molti:, il carcere non piace a nessuno. E' mai stata fatta questa inchiesta? Se si facesse, lo Stato dovrebbe rivedere tutto il suo sistema giudiziario. Costerebbe poco visto che in carcere i detenuti non hanno molto da fare, dare loro un foglio di carta su cui rispondere a poche domande. Non viene fatto: ci sarà pure un motivo. Io che sono malpensante credo che tutta la baracca venga tenuta in piedi per far girare quattrini: stipendi, appalti per nuove strutture, cariche, ecc...produzione? Zero, zero zero.... nessun beneficio nè per lo Stato, nè per l'erario, nè per gli italiani. Ci sarà qualcosa che andrebbe modificato sia nel sistema economico, di cui nessuno parla, se non per non far capire niente agli italiani, sia nel sistema penitenziario. O no?